Colgo nello stormire del faggio

Colgo nello stormire del faggio

una presenza segreta. Una
intelligenza che si accompagna
alla brezza che fa sussurrare
ogni singola foglia dell’albero.
La rarefazione dei suoni,
il diradarsi delle innaturali
geometrie umane, palesa
un silenzio, una quiete che trova
il suo gemello nel mio cuore.
Quando l’orizzonte degli eventi
si fa placido anche il mio animo
si acquieta, e la maestà
di una esistenza primeva
si palesa. Nello stesso linguaggio
con cui ai miei antenati
si è espressa, essa mi parla,
mi ammaestra, mi consola.
8/10/2012
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VER 002

Nell’alba della mia vita un lampo

squarciò il buio della mia anima.
Il tuono, tremendo, della tua voce
la squassò. Un amore più grande,
nel mio cuore sorse, e tu, mio unico
amore umano, sei stato scacciato
dalla mia anima, dal mio cuore
desideroso, da allora, solo dell’Immenso.

Ho abbandonato il mio nome,
ho rasato i capelli che tanto ammiravi,
ho abbandonato te e il mondo intero.
Senza rimpianto ho voltato le spalle
e contro corrente ho iniziato il viaggio.
Mi han’ dichiarata morta e nella mia cella
mi sono seppellita ancor vivente.
Ho negato al corpo il cibo, lesinato l’acqua,
il mio pane l’ho condito solo con la sapienza.
Non mi sono più specchiata,
se non quando il viso si è riflesso
nelle acque del ruscello, o in quelle
circoscritte del secchio, se dovevo
attingere per bere o cucinare.
Ho estirpato la vanità, spento il desiderio.
Il desiderio di te che, in segreto,
nel fondo oscuro dell’anima perdurava,
che ostinatamente resisteva, che incurante
della mia castità mi assediava,
che infinite volte mi ha soggiogato e vinta
prima che l’età, non la saggezza,
non la rinuncia spegnesse
gli ardori del corpo e, di conseguenza
quelli della mia mente golosa.
Nello spazio, infinito, del mio piccolo cuore
a nulla ho permesso di abitare,
desiderosa solo che vi albergasse
il mio adorato sposo celeste.
Ho vegliato a lungo, in trepida attesa
del suo ritorno, temebonda che
addormentata mi trovasse ad attenderlo
e, sdegnoso, disgustato dalla mia ignavia,
se ne tornasse nel suo palazzo,
alle cui porte, in gioventù,
ho con ostinazione bussato.
Un sentiero innevato la mia vita.
Ogni giorno l’ho percorso in silenzio,
nel nascondimento, fuggendo al mondo,
cercando rifugio nella chiesetta eretta
sulla cima di questo mio, orgoglioso,
esclusivo amore per Te, mio Dio,
mio signore, mio dolce Amore.
Un susseguirsi ininterrotto
di albe e tramonti, sempre identici
eppure sempre diversi, illuminati
da una presenza silente in cui
trovavo pace, ristoro dalle fatiche
gioia, compiutezza beatitudine.
Varcata la soglia della vecchiezza,
scoprendo il corpo diventato fragile,
mutato il corvino dei miei capelli
in candida neve, la pelle come
campo appena arato.
Nel silenzio della mia cella,
nella penombra in cui vivo,
reclusa, persa per il mondo,
ho compreso che il mio amore,
per Te non era inconciliabile
con il mio unico, terreno amore
di bambina, che Tu, Signore,
non sei un padrone geloso.
Ma gelosa padrona della mia virtù,
della mia castità sono io stata.
Nel silenzio e nella solitudine,
nel tramonto di questo transito
ho imparato ad amare senza
l’ombra oscura del desiderio.
24/08/2012
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Nell’autunno di questa vita

una malinconia non attesa,
non desiderata, dalle segrete
della mia anima sorge e colora
la mente, presagio infausto
dell’appressarsi dell’inverno.
Lo sento nel vento più fresco,
nell’acqua che diventa gelida.
Lo vedo dal diradarsi dei frutti,
dal loro sapore oramai fiacco.
Dallo spegnersi del calore nei giovani,
nelle bestie che preferiscono
il sonno allo strusciarsi.
Lo leggo nella volta celeste,
nel sorgere delle costellazioni,
dall’affacciarsi sopra l’orizzonte
del tempestoso Orione.
La dolce stagione volge al termine,
mia madre guarda il cielo,
dalla finestra, imprecando, annuncia:
“È arrivata l’amara stagione per i mal vestiti”.
Nel mio animo la mente corre.
Corre a cieli grigi, di pioggia gravidi,
ad alberi scheletrici, spogli.
Il fiume della mia vita scorre,
sonnacchioso, un fluire senza più meta
rassegnato. Un sasso imprevisto,
un gorgoglio inatteso, dal fondo sedimentato
una nube di sabbia smossa
un ricordo di speranze, di lotte,
di immaginazione al potere.
Per un istante riemerge,
e stancamente ricade nell’oblio.
29/07/2012
23:11
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CHaniel

Nel cuore di ogni pensiero gentile
tu ti celi ispirando ogni affetto
e ciascun desiderio armonioso.
Se il pensiero non trae alimento da te
nella tenebra oscura, la radice
sua, rinviene il suo ributtante cibo.
La distesa innevata della mia anima
copre il lago ghiacciato di un cuore,
rassegnato alla solitudine.
Per innumerevoli eternità
ho desiderato amore,
per innumerevoli eternità
ho educato cuore e mente
a sopravvivere nel deserto,
nella solitudine, a desistere
dal desiderare una carezza
affettuosa, un bacio
di passione ardente d’amore.
Un solo lieve tuo battito d’ali
e, un vento tiepido ha sciolto
la neve accumulata e denudato
quel che celava. Un lieve battito,
il deserto s’è punteggiato di fiori,
colorato del verde dell’erba.
Le eternità colorate dalla solitudine
sono, per incanto, trascorse, svanite,
e il lago del mio cuore s’è animato.
Un flusso e riflusso, un travaso
al ritmo di due palpiti complementari
che pulsano il fluire e rifluire,
in due coppe comunicanti
la medesima corrente amorosa.
Nel sorriso del mio amore
intravvedo il tuo sorriso
nelle sue carezze affettuose
il calare, nella mia vita, della tua Grazia.

10/02/2012

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SOPHIA

T’avrei preferita
strappata dal cuore,
non solo dalle braccia,
dalla mia vista.
La pena d’averti perduta sarebbe cessata
l’anima requie avrebbe trovato.

Fatico, adesso, a riconoscere
nella donna che ho davanti
la bambina che amavo.
La tomba di tuo padre vorrei
andare a scardinare, a calci
prendere ciò che il tempo
e il ventre della terra oscura
ha digerito da molto.

Ci salutiamo compiti,
cortesi, freddi, mentre
il respiro si fa pesante,
e il ricordo di una
tristezza infinita
prepotentemente sorge,
sordo a ogni ragione,
dimentico del tempo passato.

Sotto le ceneri fredde
del mio antico amore
celato, ben occultato,
scopro perdurare
un cuore rovente.

Se tu volessi rimestare
in queste ceneri, apparentemente
gelide, lo scopriresti,
un solo delicato soffio
ti basterebbe per ravvivare
quel fuoco dormiente
e la fiamma destare.

19/12/2011

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DIVENIRE

Ogni cosa è già vista,
fino alla noia osservata.
Ogni odore è annusato,
fino alla noia aspirato.
Ogni sapore gustato,
fino alla noia provato.
Ogni suono sentito,
fino alla noia ascoltato.
Tutto è stato sfiorato,
fino alla noia toccato.
Ogni cosa è banale,
il Mistero è eclissato,
è tutto transeunte.
Uno scorrere di eventi,
sempre diverso, eppure
sempre a sè identico,
in cui non scorgo niente
che sappia dare senso,
pienezza alla vita.
18/3/2012

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TERRA STRANIERA

Lontano dalla mia terra, lontano

dalla mia gente, dal mio buon signore.

Lontano sono dal mio antico amore.

Solo su questa marina deserta

a chi donare, adesso, fedeltà?

Su queste rive, le rive d’un altro

mare, rimpiango orizzonti lontani,

la mia patria, cara e amata. Sospiro

ogni volta che la errabonda mente

torna sul mio antico amore. Son ora

di donna straniera, nella sua terra,

ospite. Mio padre, della sua mensa,

solo sbiadito ricordo dal tempo.

Gli amici dal cuore sincero sono

a tavola del mio signore e padre

là, ove regna la luce e il mio antico

amore brilla soave, pura e bella.

Piero

02/04/2012

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DESERTO

 

Nel profondo del deserto,

là dove l’uomo e la bestia

rifuggono dimorare.

Assiso, immobile, quieto,

nel grembo di una spelonca

medito.

 

Nego a questo corpo l’acqua,

fino a sera la misuro,

la bevo con parsimonia.

Condisco il pane secco

solo con sale e sapienza.

Rinuncio.

 

Morto al mondo ascolto

il frusciare del respiro.

Unico soffio che turba

l’aere immoto della mente.

Sorge la preghiera.

Adoro.

 

La mente si assorbe nel cuore

un solo flusso di pensieri

percorre le dune immote.

Signore abbi pietà di me

Contemplo.

 

 

In me arde il fuoco radiante

del Sole spirituale.

Fuori la sabbia  del deserto

Arde, sotto il martello

del sole naturale.

Medito.

 

La preghiera, infine, cessa.

Il silenzio si svela.

Il Sole tramonta nell’immoto

oceano della luminosa

Tenebra Divina.

Scompaio.

 

 

Versione

001: 10/01/02

002:  30/03/11

 

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Dolce Erato,
Bella musa.
Ben è ornato,
Da te adusa
Al bel canto,
questo mondo.
Il rimpianto
Per l'errabondo,
Di Nausica,
Dolce e buona,
In musica
A me intona.
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     Il Principio

                 
1
 
Possa, Tu, o Signore della saggezza
...Infondere nel mio animo la forza,
...La perseveranza e giusta bellezza
...Affinché racconti veracemente.

Di chi hai amato, di chi ti ha amato.
...Di una santa presenza che rafforza,
...Fuoco eterno che i due ha consumato
...E aleggia, sulle ceneri ormai spente.

                          
Credo adeguato da Te principiare.
   Se  un principio é da ricercare,
   Solo in te, che sei il senza principio,
   Lo si può unicamente rintracciare.

In questa instabile e tumultuosa scena,
...L’oceano dell'esistenza terrena,
...Non c’è riposo. Tutto perisce
...In questo mutevole e cangiante mare.

                 
2
 
Sia lode a Te, o immenso Creatore,
...Per la serie dei mondi indefinita
...Noi adoriamo te o Preservatore
...Dai nutrimento e vita a ogni essere. 

                             
Tremanti ti adoriamo o Distruttore
...Per la tua misericordia infinita,
...Di mondi maturi divoratore,
...Arde l’universo nel tuo braciere.

                               
Beati coloro che adorandoti,
...O triplicità, ti sono devoti.
...Non deviando né a destra né a sinistra,
...Come freccia vola dritta al bersaglio.

La mente, quieta, sempre  a te diretta 
...È pronta a volare nel vuoto la saetta.
...Abbandonando questo triste esilio,
...E del transeunte mondo l’abbaglio.  
       

               
3

Guardo il cielo, lo spazio siderale.
...La mente abbraccia quel che all'occhio è negato,
...Del cosmo l'immensità naturale.
...Se immenso è il creato, quanto più immenso

Sei Tu, del cosmo, signore e creatore.
...Anche nel mio cuore sei celato.
...Questo scopre presto il ricercatore.
...Noi ti portiamo sempre appresso o immenso.

Testimonianza dell'esistenza
...Tua può renderla solo la Presenza,
...La mia attenzione all'attimo presente.
...Ogni atomo della cosmica danza,

Si nutre e gode della tua clemenza,
...Che in noi è di sé stesso conoscenza.
...Ci falcerebbe, la tua disattenzione,
...Dalla radice dell'esistenza. 

           
4

Dall’Oceano primevo, gli universi
...Emergono e, nel tempo si spiegano,
...Nello spazio. Chiuso il ciclo immersi
...Essi sono, inghiottiti nel mare Acosmico.

Dal senza principio essi sono emersi
..Nell’Infinito posson dischiudersi
...Nel senza termine essi ritornano,
...Al ritmo del respiro dell’Antico


Lo ha formato, il superno architetto,
...Plasmato, per il suo e nostro diletto,
...Questo universo con tre livelli:
...Il causale, il sottile e il grossolano.

Questo universo Dio lo ha dipinto,
...Giochi di chiari e di scuri che ha tinto,
...Sulla tela dello spazio e del tempo.
...Luogo di anime che si frammentano.

           
5

Immenso, pieno, infinito, perfetto
...E nel tuo plasmare perfetto esteta.
...La tua opera è bella Grande Architetto.
...Una meraviglia di proporzioni,

Di colori, di suoni, di sapori
... E odori. Un bel canto, sacro Poeta,
...Che incanta, seduce e estasia i cuori.
... Luogo d'afflizioni e grandi emozioni.

L'universo tutt'uno col Signore,
...Apparentemente, frutto d'errore,
...Si frantuma nella molteplicità
...Dell'esistenza fenomenica.

Questo fluire incessante di eventi
...Ora piacevoli, ora spiacenti,
...Disorienta e fa smarrire l'anima
...del suo divino retaggio dimentica.

           
6

L’Amore si compiace di mandare,
…Beate anime illuminate dal Vero,
…In questo periglioso, grande mare
…Che spezzate hanno le lor catene.

Dalla ruota delle nascite e morti
…Indicano per fuggire il sentiero.
…Come salpare da sicuri porti.
…E da lì approdare al sommo Bene. 

Rivelandoci con la loro presenza
...Il luogo dove cessa la sofferenza
...Le domande perdono l’importanza,
...E si estingue ciascuna nostra arsura.

Da acqua che non è buona per lavare
...Ma può dalla maculazione mondare
...L’animo. Acqua di vita, acqua superna,
...Sorgente che compone la cesura.


           
7

Il nostro unico scopo, abbeverarsi
...Alla Sorgente beata della vita.
...Sulla strada del cuore ritrovarsi.
...Ma da brame smodate siam sospinti.

Semi che impulsano il Sé a rivestirsi.
...Da carnale fardello appesantita
...L'anima in ceppi anela alla catarsi
...Siam sulla via per l'Assoluto spinti.

Tu sei del nostro animo la letizia.
...La nostra mente sia sempre propizia
...A cogliere la tua silente Grazia.
...Non posso, senza Te, esprimere bellezza.

Non c'è, al di fuori di Te, compiutezza.
...Ogni scienza è vana. Vera saggezza
...Solo è la Tua diretta conoscenza.
...Una conoscenza che è pienezza.
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